Semrush dalla A alla Z: Funzionamento, Alternative e Strategie per le Parole Chiave

Indice

    1. Semrush: cos’è e a cosa serve

    2. Come funziona Semrush: strumenti principali

    3. Le migliori alternative a Semrush

Tutto quello che devi sapere su Semrush, anche se parti da zero

Quando si parla di strumenti per fare SEO, uno dei primi nomi che salta fuori è Semrush. Ma cos’è davvero? A cosa serve? È davvero utile? E soprattutto: esistono alternative valide?

In questo articolo troverai una panoramica completa, senza tecnicismi inutili, per capire come Semrush può aiutarti a lavorare meglio online. Non serve essere esperti: basta avere un po’ di curiosità e voglia di imparare.


Semrush: cos’è e a cosa serve

Semrush è una piattaforma online pensata per aiutare chi lavora nel marketing digitale a prendere decisioni più informate. Il suo punto di forza è l’analisi dei dati: parole chiave, traffico, backlink, contenuti, concorrenza e performance tecniche di un sito.

Per capirci meglio, possiamo dire che Semrush è come un navigatore per chi vuole posizionarsi bene su Google. Senza uno strumento del genere, è un po’ come guidare al buio: puoi anche arrivare a destinazione, ma rischi di perdere tempo, energia e occasioni.

Le sue funzionalità si rivolgono a:

  • SEO specialist

  • Copywriter e content strategist

  • Agenzie di marketing

  • E-commerce

  • Blogger e freelance

  • Imprenditori digitali


Come funziona Semrush: strumenti principali

Semrush mette a disposizione una serie di strumenti. Alcuni sono più tecnici, altri molto intuitivi. Qui sotto trovi una panoramica semplice delle funzioni principali.

1. Ricerca delle parole chiave

La Keyword Research è il cuore pulsante di Semrush. Inserisci una parola chiave di tuo interesse (es. “marketing su Instagram”) e ottieni:

  • Volume di ricerca mensile

  • Livello di difficoltà per posizionarsi

  • Intenzione di ricerca (informativa, commerciale, transazionale)

  • Parole chiave correlate

  • Domande frequenti legate a quel tema

Questo è utile per sapere di cosa parlare nei contenuti, quali parole inserire nei titoli e nei testi, e come costruire una strategia che rispecchi ciò che le persone cercano davvero.

2. Analisi dei concorrenti

Una delle funzioni più interessanti: l’analisi dei domini concorrenti. Inserendo un sito, puoi scoprire:

  • Quali parole chiave lo stanno portando in alto su Google

  • Quali sono le sue pagine più visitate

  • Qual è il traffico stimato per ciascun contenuto

  • Quali backlink ha ottenuto

  • Come si posiziona nel tempo

Questo è perfetto per prendere ispirazione, individuare opportunità non ancora sfruttate e capire dove puoi differenziarti.

3. Audit tecnico del sito

Semrush ti consente di fare un check completo del tuo sito. Cosa controlla?

  • Errori nei link (broken link)

  • Titoli e descrizioni duplicati

  • Problemi nei tag H1, H2, ecc.

  • Problemi di velocità

  • Aspetti relativi al mobile

  • SEO on-page (struttura, contenuti, meta tag)

Questa funzione è utile per migliorare la salute tecnica del sito, fattore fondamentale per posizionarsi bene sui motori di ricerca.

4. Tool per la creazione di contenuti

Il SEO Content Template e l’SEO Writing Assistant sono strumenti progettati per chi scrive. Ti suggeriscono:

  • Struttura dell’articolo

  • Titoli consigliati

  • Parole chiave correlate da inserire

  • Tono di voce da mantenere

  • Ottimizzazione in tempo reale mentre scrivi

Anche chi non è un copywriter professionista può scrivere testi ben costruiti dal punto di vista SEO, grazie a questi suggerimenti guidati.


Le migliori alternative a Semrush

Semrush non è l’unico strumento valido per fare SEO. Ci sono altre piattaforme, alcune più semplici, altre più economiche, alcune più specializzate.

Ubersuggest

Pensato per chi è all’inizio. Offre dati su parole chiave, analisi dei competitor e audit SEO. L’interfaccia è molto intuitiva e c’è una versione gratuita abbastanza completa.

Ahrefs

Strumento avanzato, tra i principali concorrenti di Semrush. Particolarmente efficace nell’analisi dei backlink e nella ricerca di contenuti ad alte prestazioni. Richiede un po’ più di familiarità con i dati, ma è molto potente.

SEOZoom

È una piattaforma italiana, focalizzata soprattutto sul mercato italiano. Offre strumenti simili a Semrush ma con una logica più verticale per chi lavora in italiano. Ha anche una funzione molto apprezzata: l’andamento storico delle singole pagine.

Google Keyword Planner

Gratuito e semplice, utile per una prima panoramica. I dati sono orientati alla pubblicità (Google Ads), ma possono dare un’idea del volume di ricerca di una parola chiave. Manca però di funzionalità avanzate.


Come trovare le parole chiave giuste per la SEO

La ricerca delle parole chiave è il primo passo per qualsiasi strategia SEO. Senza parole chiave, è difficile sapere di cosa parlare nei contenuti, come strutturarli, a chi rivolgersi.

Da dove si parte?

  1. Identifica il tuo tema principale
    Esempio: vendi corsi di formazione online. Una keyword di partenza può essere “corso marketing digitale”.

  2. Cerca parole correlate
    Gli strumenti SEO ti proporranno varianti, sinonimi, domande. Ad esempio:

    • corso marketing digitale gratuito

    • master online in digital marketing

    • come imparare il digital marketing da zero

  3. Analizza volume e difficoltà

    • Il volume ti dice quante persone cercano quella parola al mese

    • La difficoltà ti dice quanto sarà impegnativo posizionarti nei primi risultati

  4. Scegli le parole giuste per te
    Non puntare sempre alle keyword più cercate: a volte è meglio iniziare da quelle meno competitive, ma più mirate.

  5. Crea contenuti che rispondano alle intenzioni dell’utente
    Se qualcuno cerca “come fare SEO su WordPress”, vuole una guida chiara, non un articolo generico. La parola chiave è solo l’inizio: il contenuto deve dare valore reale.

Conclusione

Semrush è uno degli strumenti più completi per chi lavora online, soprattutto nel mondo SEO e content marketing. È un alleato utile per chi vuole capire meglio cosa succede sul proprio sito, cosa fanno i concorrenti e cosa cercano davvero gli utenti.

Ma non è l’unico. A seconda delle esigenze, delle competenze e del budget, esistono molte alternative valide. L’importante è non lavorare alla cieca: la SEO non si improvvisa e le parole chiave sono la bussola per orientarsi in questo mondo.

Che tu scelga Semrush o un altro strumento, il vero passo avanti lo fai quando inizi a pensare come il tuo pubblico: capire i suoi bisogni, intercettare le sue domande e creare contenuti che rispondano in modo utile e concreto.

Domande & Risposte

Come posso trovare le parole chiave per la SEO?
Usando strumenti come Semrush, Ahrefs, SEOZoom o Ubersuggest. Parti da un argomento, analizza i volumi di ricerca, valuta la difficoltà e seleziona le parole che hanno senso per il tuo pubblico e per i tuoi contenuti.

Quali sono le migliori alternative a Semrush?
Dipende dalle tue esigenze. Ubersuggest è adatto ai principianti, Ahrefs è molto potente ma più tecnico, SEOZoom è perfetto per il mercato italiano. Keyword Planner è gratuito ma basilare.

Quanto costa Semrush al mese?
Semrush è uno strumento a pagamento con diverse fasce di prezzo, ma in questo articolo non approfondiamo i costi. Per chi vuole solo fare ricerche occasionali, le alternative gratuite possono bastare.

Perché la ricerca di parole chiave è considerata la parte più importante della SEO?
Perché tutto parte da lì: se non sai cosa cercano le persone, rischi di scrivere contenuti che nessuno leggerà. Le parole chiave ti guidano nella creazione di contenuti utili, rilevanti e ben posizionati.

Semrush è utile solo per la SEO?
No, Semrush offre anche strumenti per gestire campagne pubblicitarie, analizzare social media, monitorare il brand e molto altro. Ma la SEO resta la sua area più forte.

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